La vicina più molesta del Giappone: Soon Obasan

Il Giappone è spesso portato come esempio di luogo con un alto rispetto delle regole. Una nazione con un alto livello di sicurezza generale e basso livello di criminalità. Inoltre gli stessi cittadini si preoccupano costantemente del giudizio altrui e per questo si impegnano a comportarsi in maniera ammodo e cortese. Le ragioni alla base di questa educazione sono profonde e sarebbe interessante approfondire i due termini giapponesi “honne本音ほんね e “tatemae建前たてまえ. Questi due termini sono traducibili rispettivamente come “vere intenzioni” e “comportamento di facciata”.

In questo articolo però ho intenzione di farvi conoscere un estremo caso contrario di quanto appena affermato. Forse un eccezione che conferma la regola. Un caso salito agli onori delle cronache per la sua assurdità, arrivando a diventare famoso in tutto il Giappone e ispirare anche un film uscito nel 2019. Mi riferisco alle vicende di Miyoko Kawahara, maggiormente nota come “Sōon Obasan騒音そおおんおばさん, la “signora rumore”, la peggior vicina di casa che possiate immaginare. Una donna che venne arrestata più volte e obbligata a pagare migliaia di euro di risarcimento per aver reso la vita del vicino di casa un inferno tra grida, insulti e musica ad alto volume.

I fatti ufficiali

Premetto sin da subito nel dire che non è semplice ricostruire i fatti minuziosamente sin dalle origini. Il caso venne alla ribalta nel 2004 attraverso un servizio di un canale televisivo giapponese che mostrò dei video di alcune telecamere a circuito chiuso che mostravano il comportamento della donna. Il fatto divenne virale e rese famosa la donna in tutto il Giappone. Di conseguenza nacquero diverse versioni delle vicende accadute, tra verità, fantasie e teorie più disparate. Tra queste ultime non mancavano quelle che ritenevano la Kawahara la vera vittima dell’intera vicenda.

Kawahara Miyoko si trasferì da Osaka a Heguricho, un sobborgo di Nara, alla fine degli anni ’80. Inizialmente i rapporti con il vicinato erano buoni e sembra che per diversi anni la donna era stata anche amica della poi tanto odiata famiglia. Per quest’ultima verrà usato il cognome fittizio “Sato” per rispettarne la privacy.

Ufficialmente i rapporti cominciarono a incrinarsi a seguito di una lampada da giardino della famiglia Sato la cui luce avrebbe dato fastidio al marito malato della Kawahara. Secondo altre fonti la causa fu l’abitudine della donna di sbattere i panni alle sei del mattino o ancora un possibile danneggiamento dell’auto della donna a seguito di un colpo di pallone dei figli dei vicini.

Miyoko non era però nuova a problemi con il vicinato, infatti già negli anni passati aveva ricevuto e fatto denunce ai suoi vicini. Chiamata in tribunale la donna asserì sempre di essersi limitata a difendersi dagli attacchi delle famiglie vicine. Secondo le sue dichiarazioni era vittima di dispetti; le venivano rotti i vasi delle piante, tagliato il filo spinato del giardino, danneggiato il cancello di casa, ecc..

I problemi con la famiglia Sato in particolare iniziarono però molto prima dell’interesse mostrato dai media. Nel 2004 il Giappone scoprì la storia della peggior vicina di casa, ma la famiglia Sato era in guerra con la Kawahara già da quasi 10 anni.

Le molestie

Tra le molestie perpetrate dalla donna vi furono: chiamare il loro telefono di casa ad ogni ora, fino a 70 volte al giorno; suonare il clacson della propria auto per lungo tempo davanti il vialetto del vicino; battere i panni alle sei del mattino inveendo loro contro e intimidandoli a trasferirsi; e, tra le più traumatiche, tenere la musica di diversi stereo ad alto volume indirizzati verso la casa dei Sato, 24 ore al giorno per ben 2 anni di seguito.

A causa di queste molestie la famiglia Sato fu indennizzata di due milioni di yen, circa 14 mila euro, la quale denunciò problemi di salute, emicraina, insonnia e forte stress a causa della donna.

Il femoneno Miyako

A seguito del servizio televisivo le vicende furono sulla bocca di tutti ed il fenomeno esplose in tutto il Giappone declinato nei modi più disparati. Ad esempio la musica scelta dalla Kawahara per “bombardare” i vicini divenne nel web una compilation ascoltatissima sotto il nome di DJ Miyoko. Lo stesso compositore Ryuichi Sakamoto raccolse alcune sue canzoni durante un programma radiofonico notturno che conduceva.

La tv giapponese cavalcò l’onda e non mancarono comici che ne fecero la parodia. Anche anime e pubblicità scimmiottavano gli eventi e i meme su internet fioccarono. Persino gli audio delle interviste e della grida della donna vennero poi mixati e divennero canzoni su Youtube. Uno dei mezzi che favorirono la propagazione del fatto e molte delle più fantasiose teorie fu 2channel, il più grande sito-forum di messaggi anonimi giapponese.

La vita di Miyako e la malattia

Nel maggio del 2005 la rivista giapponese Shincho 45 pubblicò un articolo dedicato alla “soon obasan” che cercò di scavare nella vita della donna cercando di comprendere le cause di tali atteggiamenti. L’articolo comprendeva un’intervista alla sorella maggiore della donna che raccontava di una Miyako molto differente; una donna mite che aveva fortemente sofferto nella sua vita. Inoltre specificava che la scintilla che innescò la vicende arrivò dai vicini che mal apostrofarono la sorella.

Miyako nacque nel 1947 a Toyama, quindi si trasferì ad Osaka dopo essersi diplomata e si sposò a 21 anni con un uomo anch’egli nato nella cittadina dell’omonima prefettura.

I problemi nella vita della donna iniziarono quando la figlia maggiore cominciò ad avere problemi di salute. A breve apprese che l’intera famiglia era affetta da una grave malattia genetica degenerativa, l’atassia spinocerebellare; una malattia che porta con il tempo alla progressiva scoordinazione motoria degli arti inferiori e superiori, alla disartria e altri complicanze mortali. Purtroppo questa rara malattia non è ancora oggi curabile.
Il responsabile genetico del male fu il marito di Miyako che fu a sua volta colpito dall’atassia e con lui purtroppo anche i figli della coppia. Questo spiegherebbe il motivo per il quale la donna si lamentava della lampada dei vicini che disturbava il marito. La donna dovette così prendersi cura da sola dell’intera famiglia vedendo spegnersi due dei figli e dovendo badare costantemente al marito e alla figlia minore rimasta in vita.

Il processo

Per buona parte delle vicende giuridiche la Kawahara scelse di difendersi da sola, studiando approfonditamente le carte processuali e vertendo la sua difesa sull’essere stata provocata dai vicini. Inoltre specificò più volte che molti danno causati ai Sato erano invero stati auto-inflitti dagli stessi al solo fine di peggiorare la sua situazione.

Alla fine del processo la donna venne comunque condannata a 18 mesi di reclusione e al pagamento di 18 milioni di Yen, 14 mila euro circa. Non si conosce nient’altro della sua vita dopo la scarcerazione.

Le teorie alternative

Oltre alla linea ufficiale non sono mancate le speculazioni, nate in particolare su 2channel e alimentate da testate giornalistiche giapponesi. Secondo la più accreditata fu lei a subire pesanti insulti da parte di una famiglia del quartiere dopo aver rifiutato il loro invito a unirsi a un gruppo religioso a cui appartenevano. Al rifiuto della Miyako i vicini avrebbero proseguito poi insultando la figlia morta.
La vittima sarebbe quindi la Kawahara e lei si limitò a difendere chi insultava la figlia morta e reagire alle provocazioni. Molte delle molestie erano in realtà macchinazioni dei Sato. L’unica colpevolezza della donna sarebbe stata quella di non aderire alla Soka Gakkai, gruppo religioso di origine buddista molto famoso in Giappone.

La storia della “signora rumore” cadde dopo poco tempo nel dimenticatoio e già nel 2007 non era altro che un ricordo. Uno di quegli eventi virali che tanto velocemente riempiono la quotidianità dei media quanto altrettanto velocemente sembrano sparire nel nulla come se non fossero mai esistiti.

Il caso non è però mai stato dimenticato del tutto e ancora oggi il termine Sōon Obasan è entrato nel linguaggio comune per indicare un vicino di casa molesto. Anche questo è Giappone.

Fonti:
https://knowyourmeme.com/memes/miyoco-mrs-noisy
https://www.japantimes.co.jp/news/2006/03/08/national/town-eyes-law-to-quiet-noisy-old-lady/