La storia di Nasubi e del peggior reality show mai realizzato in Giappone!

La televisione giapponese ci ha spesso regalato programmi ai limiti del grottesco, dove lo spettacolo e la comicità demenziale la facevano da padrone. Alcuni sono diventati storici, iconici e finanche imitati nel mondo come ad esempio Takeshi’s Castle, altri sono rimasti nascosti solo nella memoria dei giapponesi.

Protagonisti dell’articolo di oggi sono Nasubi, comico giapponese, e Susunu! Denpa Shōnen, il reality show che l’ha lanciato e che ha fatto la storia della televisione giapponese, raggiungendo picchi di ascolti di 17 milioni di telespettatori, mai più raggiunti nel Sol Levante.
Ma a che prezzo?

Qui sotto trovi il l’articolo in formato video:

Susunu! Denpa Shōnen

Il programma televisivo in questione è Susunu! Denpa Shōnen ぬ!電波少年でんぱしょうねん, la cui traduzione non è facilmente spiegabile dato che è un gioco di parole tutto giapponese. Il programma precedente si chiamava Susume! Denpa Shōnen, letteralmente “vai avanti! segnale giovetù”; il cambiamento “me” め in “nu” ぬ gioca con i caratteri dell’hiragana e alla fine è traducibile come “NON andare avanti” segnale gioventù.

Denpa Shōnen

Il reality show era una continua prova di resistenza dei concorrenti che vi partecipavano. Nelle varie edizioni dovettero passare ogni tipo di “tortura”; rimanere senza cibo, essere molestati sessualmente, rimanere disidratati, isolati per lungo tempo, ecc.. condizioni al limite dell’umano. Tutto per un unico obiettivo dei volontari partecipanti: vincere il montepremi finale ma soprattutto diventare famosi.

Negli anni il reality è stato soggetto di varie controversie a causa del continuo cambio di regole dei produttori; infatti non appena il concorrente si abituava o riusciva a trovare un adattamento alla situazione, si cambiavano le carte in tavola con nuove sadiche sfide.

Le edizioni del programma

Susunu! Denpa Shōnen andò in onda dal 1998 fino al 2002 alternando diverse “edizioni”:

  • Denpa Shōnen teki Kenshō Seikatsu (電波少年的懸賞生活; lett. “Denpa Shōnen’s Prize Life”), probabilmente la sfida più nota dello spettacolo. Nasubi, un giovane comico costrettoa vivere in una stanza senza cibo e cui parleremo dopo.
  • Denpa Shōnen teki Mujintō Dasshutsu (電波少年的無人島脱出; letteralmente “Fuga dall’isola deserta di Denpa Shōnen”). Due comici sono stati messi su un’isola deserta, senza cibo né indizi su dove fossero, dovevano costruire una zattera e raggiungere Tokyo. Dopo la fuga dall’isola deserta, durata quattro mesi, gli venne dato un pedalò a forma di cigno e fu loro detto di raggiungere prima Tokyo, per poi andare dall’India all’Indonesia.
Fuga dall’isola deserta
  • Denpa Shōnen teki Africa Europa Tairiku Ōdan Hitchhike no tabi (電波少年的アフリカ・ヨーロッパ大陸縦断ヒッチハイクの旅; lett. “Denpa Shōnen’s Vertical Africa-Europe Continental Hitchhike”). Un comico di nome Takashi Itō e un DJ radiofonico di Hong Kong di nome Tse Chiu-Yan fecero l’autostop dal Capo di Buona Speranza in Sud Africa a Nordkapp in Norvegia. Il tutto con il divieto di usare o chiedere soldi e arrivando anche a dover attraversare il deserto, soffrendo di disidratazione e rischiando seriamente per la propria salute.
  • Denpa Shōnen teki Pennant Race (電波少年的ペナントレース; lett. “Denpa Shōnen’s Pennant Race”). In questa edizione i concorrenti erano dei tifosi di team di baseball e chiusi al buio in una stanza avrebbero mangiato e avuto la luce accesa se la squadra vinceva, al contrario rimanevano digiuni. Alla fine della stagione, il concorrente vinceva un premio complessivo a seconda di come si piazzava la sua squadra.

Il programma fu soggetto a feroci critiche e fu costretto a chiudere nel 2002 quando il governo bloccò tutti i programmi televisivi con prove da superare che erano più vicine alla tortura, senza nessun aspetto ludico. Solo nel 2009 se ne rivide un ultima breve apparizione in una tv online.

La storia di Nasubi

Nasubi, all’anagrafe Tomoaki Hamatsu, è il caso più famoso tra i partecipanti del programma, colui che per più di un anno e mezzo è stato sotto le telecamere e l’attenzione dell’intero Giappone.

Nasubi (Tomoaki Hamatsu)

Tomoaki era un semi-scononsciuto comico giapponese che dopo aver vinto la lotteria per un “lavoro nel mondo dello spettacolo”, si è ritrovato a rimanere da solo nudo in un appartamento. Unico suo obiettivo era sopravvivere. Quali erano però le condizioni del gioco per Nasubi? Il comico giapponese non avrebbe ricevuto soldi o direttamente del cibo, ogni suo sostentamento derivava dalla vincita di premi attraverso lotterie postali. I famosi premi vinti invindo caroline via posta comuni ancora oggi. Obiettivo finale per la sua liberazione era raggiungere un montepremi di premi vinti per un valore totale di 1 milione di yen, circa 7500 euro.

Il suo soprannome, Nasubi, significa melenzana in giapponese, e deriva dal suo simpatico viso un po’ allungato che ricorda il comune ortaggio. Non a caso duranto tutta la trasmissione del programma le sue parti intime venivano coperte da una melenzana che faceva da censura.

Gli inizi del programma

Nasubi appena arrivato si copre

Nasubi iniziò senza nulla, spaesato e catapultato in un minuscolo appartamento giapponese. Niente vestiti, cibo o qualsiasi forma di comunicazione esterna. Non aveva niente a tenergli compagnia tranne le riviste che consultava per i moduli di iscrizione alle lotterie. Dopo aver trascorso quasi un anno per raggiungere il suo obiettivo, stabilì finanche il record mondiale di Guinness per il “più lungo tempo sopravvissuto attraverso sole vincite ai concorsi a premi”.

Nasubi non sapeva di essere registrato ma lo supponeva. Così ogni piccola vincita o avvenimento che gli accadeva lo festeggiava con balletti divenuti iconici o commenti esilaranti. Potremmo dire che “stava al gioco”. Il programma aveva limitazioni tecniche date anche dal periodo in cui si svolse, e consistette inizialmente solo di riassunti settimanali degli accadimenti della vita di Nasubi, per poi riuscire ad organizzare una diretta della sua giornata.

Le difficoltà fisiche e psicologiche che subì furono numerose. Perse diversi chili durante tutto il programma televisivo e sostentarsi era per lui l’unica priorità. Riuscì comunque a vincere tati premi tra cui bevande zuccherate, una bicicletta, del gelato, una tv (ma l’appartamento non aveva natenna), una playstation con cui potè finalmente usare la tv, un anguria, pneumatici, una tenda, palline da golf, mutandine sexy da donna (che non riuscì ad indossare), cibo per animali e del riso. Questi ultimi due furono fondamentali per riuscire a tenersi in forze.

A tal proposito un momento tragicomico del programma fu lo spostamento (nella notte e bendato) di Nasubi in un altro appartamento poichè si era scoperto dove fosse stato segregato e si aveva paura di intromissioni dall’esterno. Nel trasferimento però si dimenticarono di portargli il riso da lui faticosamente vinto, cosa che lo fece andare su tutte le furie, portandolo quasi a lasciare il programma.

Nasubi mangia del cibo appena vinto, sempre con le parti intime censurate da una melenzana

L’esperienza in Corea e la conclusione

Nasubi nel’isola deserta

Il programma raggiunse picchi di ascolti mai raggiunti prima e dopo un anno i produttori pensarono di dare ulteriore linfa al programma trasportalo in un nuovo appartamento in Corea del Sud. Così ri-bendato e trasferito nel nuovo appartamento gli fu chiesto stavolta di accumulare vincite tali da poter acquistare un biglietto aereo per tornare in Giappone.

Il lungo periodo di “detenzione” venne intervallato da una breve visita al mare su di un isola deserta, una passeggiata tra le vie in Corea e una gita al luna park, necessari per mantenere un minimo di sanità mentale dell’uomo.

Datogli il nuovo target da raggiungere, Tomoaki si mise subito al lavoro. Il buon Nasubi, diventato professionista nella compilazione di concorsi a premi riuscì in pochi mesi nell’impresa superando anche una difficoltà in più, farlo in coreano! Il povero Nasubi riusciva infatti a compilare e inviare dalle 3000 alle 8000 lettere al mese! A quel punto la produzione gli complicò il percorso richiedendogli di accumulare sempre di più fino a richiedere l’equivalente di un biglietto business class, quindi di una prima classe!

L’esperienza di Nasubi fini traumaticamente come iniziata; raggiunto l’equivalente di un volo business class fu rivestito e riportato in Giappone e rinchiuso in una finta stanza all’interno di uno studio televisivo. Nasubi però era oramai disabituato ai vestiti e se li tolse dopo poco ignaro che da li a poco le pareti della stanza sarebbero cadute e si sarebbe ritrovato incredulo davanti a un’intera platea e milioni di giapponesi attaccati alla tv.

Il post programma

Nasubi è ancora oggi ricordato per quel programma televisivo che in realtà gli diede una grande notorietà momentanea. Il problema più grande per il comico giapponese fù ritornare alla quotidianità. Lui stesso dichiarò grandi difficoltà nei rapporti sociali, nel tornare a indossare vestiti e a ricominciare la sua vita di prima. Anche la sua comicità cambiò e ci volle un lungo periodo di supporto psicologico e sforzi per abituarsi alla vita precedente alla partecipazione del programma.

Al contempo il diario che tenne con sè divenne un vero best seller, e oltre dai ricavi della vincita del programma non mancarono numerose sponsorizzazioni dopo la partecipazione al programma. Gli anni a seguire videro però il declino del comico che non riuscì mai a diventare una celebrità affermata, limitandosi a varie comparse in alcuni dorama (Densha Otoko, Trick, Atashinchi no Danshi), pubblicità o videogiochi come Shibuya Scrumble.

Nasubi e il suo “best seller”

Quello che caratterizzò tutta l’esperienza del volenteroso Tomoaki, fù la sua attitudine al sacrificio e l’impegno per raggiungere l’obiettivo. Non si ribellò mai alle “sevizie” e non smise mai di dare tutto se stesso per vincere, riuscendo a superare momenti veramente gravosi che avrebbero fatto alzare andiera bianca a molte persone. Un esempio sono stati interi lunghi periodi nei quali non vinse nulla ed era tangibile quanto lui aspettasse con ansia qualcuno che bussasse alla porta per ricevere qualcosa.

Lo stesso produttore anni dopo si scusò con Nasubi per le decisioni prese per il “bene dell’auditel”, troppo spesso deliberatamente crudeli.

Considerazioni personali

Il programma non è stato di certo un reality educativo in senso stretto, ma ha comunque insegnato alla televisione giapponese e ai suoi telespettatori come il genere tv del “ganbare” iniziato negli anni ’80 doveva avere un limite.

Susunu! Denpa Shōnen piaceva ai giapponesi? Dare una risposta è difficile e gli altissimi ascolti si traducevano spesso in critiche. D’altrocanto il successo della trasmissione era giustificabile dall’inevitabile impersonificazione dello spettatore nel povero Nasubi. Momenti di gioia e sofferenze del comico giapponese si riflettevano sullo spettatore che era così portato a seguirne le disavventure.

Il gusto dell’orrido e in generale il voler guardare qualcosa di disgustoso, raccapricciante, deplorevole o più semplicemente scioccante è comune non solo al Giappone. I reality che offrono sfide ai partecipanti esistono ancora oggi in tutto il mondo e la comicità basata su scherzi, incidenti inaspettati, situazioni ridicole, cadute e figuracce fanno parte di una comicità antica, non certo nata negli ultimi anni.
I programmi giapponesi di quel periodo univano questa comicità alla sfida e al gusto un po’ sadico del ridere delle disgrazie altrui. Un “mal comune mezzo gaudio” portato alla sua forma estrema; forse riscatto di coloro che si rincuorano nel vedere anche gli altri in difficoltà, non più ultima ruota del carro, o chi con malizia gode semplicmente delle disgrazie altrui. Anche questo è l’essere umano, o no?

Fonti:
Projectcasting
TuttoGiappone
wikipedia
Youtube